Il noto social Twitter punta sui servizi streaming per concorrere contro Spotify e Apple Music: investimento su SoundCloud.
È una piattaforma amata da molti artisti ed è stata lanciata nel 2008: ora sembra che SoundCloud possa contare su un maxi investimento da parte di Twitter. Ben 70 milioni di dollari, tanto avrebbe infatti investito il social network, pronto a sfidare i colossi dello streaming musicale, come Spotify e Apple Music. A riportare la notizia è il sito Re/Code, secondo cui Twitter era già stato vicino all’investimento più volte, dato che il corteggiamento a SoundCloud è iniziato nel 2014. L’esperimento, del 2013, quello di Twitter Music, non aveva avuto molto successo.
La conferma dal CEO Twitter
Jack Dorsey, fondatore e attuale Ceo di Twitter ha annunciato che l’investimento avverrà attraverso Twitter Ventures. E quei 70 milioni potrebbero anche arrivare a 100. Ma cos’è Soundcloud? È una piattaforma che permette agli utenti di caricare, di registrare, promuovere e condividere musica e altri file audio. Può contare su 300 impiegati, 125 milioni di titoli disponibili e 175 milioni di utenti attivi.
SoundCloud è disponibile secondo il modello freemium: questo vuol dire che chiunque può aprire un profilo e caricare gratuitamente fino a tre ore di musica. Con l’abbonamento Pro da 5 euro al mese, invece, si raddoppia il tempo a disposizione. C’è poi l’abbonamento Pro Unlimited (da 9 euro al mese) che consente agli artisti o alle etichette di caricare brani senza limiti di tempo.
I dati streaming sono in costante aumento
Una mossa, quella del social network dell’uccellino, che va nella direzione che sembra essere gradita agli utenti. I dati, infatti, che arrivano dalla Recording Industry Association of America (RIAA), parlano di 2.4 miliardi di dollari generati proprio dallo streaming nel mercato musicale statunitense. Una cifra che ha segnato anche il sorpasso ai download digitali. Ad oggi le piattaforme maggiori di streaming, Spotify e Apple Music, detengono metà di tutti ricavi derivanti dallo streaming.